Eddie Boon, 46, is a minister in the United Reformed Church. He was ordained in 1990 and now serves in Hythe, Hampshire. How did you get into this line of work and what qualifications does a vicar need? I was in my late teens when I felt that God might be calling me to full time service in the church. Required qualifications vary from church to church and each denomination has its own training courses. Concurrent with my church training course I studied for a BA (Hons) in Theology at the University of Manchester (but degree standard is not compulsory). The training also included a year’s internship in a church. Most candidates for ministry in the URC these days usually train with studies and church placements integrated together. Do you think being a vicar could be a viable career choice rather than a religious calling? There is quite a high drop-out rate from ministry due to stress and other reasons including people realising that it…
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E' Bologna il 24 giugno il workshop coordinato dal prof. Davide Mondaini (docente di Economia e Organizzazione dell'Università di Bologna). Programma: Passivo Capitale e Business Gli impellenti bisogni: ristrutturare il passivo, sviluppare il capitale, riconfigurare i business. Un modello per misurare il potenziale di recupero e rilancio d'impresa. Prof. Davide Mondaini, Universita di Bologna - Mondaini Partners. Fondi e Credito Il nuovo fondo di co-garanzia per lo sviluppo delle Pmi. Altre novita e strumenti per l'equilibrio finanziario d'impresa. Dott. Emanuel Danieli, direttore generale - Fidindustria Bologna. Capitale e Management Le operazioni di sviluppo del capitale: presupposti e regole d'ingaggio. I nuovi approcci ai fabbisogni delle Pmi da parte di alcuni fondi d'investimento. Ing. Paolo Manzoni, Novium Investment (Fondo di investimento svizzero per Pmi). Dalle ore 9,45 alle 12.00. Sala Convegni Unioncamere Viale Aldo Moro, 62 Bologna L'iscrizione è gratuita, ma i posti numerati: convegno@mondainiepartners.com
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Quentin Lowcay, 41, is Managing Partner van het advocatenbureau ‘Kensington Swan’. Hij is verantwoordelijk voor de vestiging in Abu Dhabi. Quentin specialiseert zich in het integreren van van outsourcing(uitbestedingen), procurement (inkopen) en supply chain in de strategie van een organisatie. Hiernaast geeft hij regelmatig presentaties over het zakendoen in Dubai, waar hij nu al ruim zes jaar gestationeerd is. Om te kijken hoe een Nieuw-Zeelander het vergaat in de Verenigde Emiraten en om een blik te werpen in de wereld van procurement, ging ExecutiveSurf met Quentin om de tafel zitten voor een gesprek. Hoe komt een Nieuw-Zeelander terecht in Abu Dhabi? Ik begon ongeveer zes jaar geleden met werken in de Verenigde Emiraten toen DP World P&O overnam. Ik was destijds de rechtsadviseur van P&O voor alle wereldwijde IT projecten. Ik zag enorm veel potentie en besloot samen een kantoor in Abu Dhabi op te zetten, tot op heden het enige Nieuw-Zeelandse offshore rechtsbureau. Hoe verschilt het level in Dubai ten opzichte van Zeeland? De…
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L'aspetto retributivo e le regole di governance sembra stiano offuscando il problema della qualità delle persone al vertice, ha puntualizzato Colao al festival dell'economia di Trento. Ed è il vero problema per le aziende, in tempi di crisi o di sviluppo, come scrive l'Harvard Business Review in una recente indagine. Alle crisi seguono anni di rinnovata energia nella caccia al talento manageriale, come è avvenuto dal 2003 al 2008, cioè tra l'11 settembre e il settembre nero della finanza. La storia si ripeterà: già oggi, nonostante i licenziamenti, molte aziende soffrono per la carenza di management nei paesi emergenti o non riescono a gestire la successione dei baby-boomers. A peggiorare la situazione, l'indagine dell'HBR mostra un quadro desolante dei processi di recruiting. In un terzo delle 500 aziende esaminate nell'indagine, i candidati per posizioni di senior executive sono stati intervistati da una (!) fino ad un massimo di cinque volte. Quel che è peggio, solo metà dei candidati ai tre livelli più alti dell'organizzazione sono…
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Cleve Stevens, dalle pagine dell'HBR parlando di successi, delinea il tranformational leader come chi sa spingere i propri dipendenti a crescere non solo professionalmente, ma anche intellettualmente e a livello umano. In antitesi con il leader tradizionale, "transazionale" che intende il rapporto di lavoro come un mero scambio di opportunità, il transformational leader deve saper soddisfare quattro bisogni umani non negoziabili: bisogno di amare e di essere amati, bisogno di crescere, bisogno di contribuire, bisogno di significato. Commentando le vicende della successione di Mosè il rabbino di Trani, dalle pagine web di morisha, tratteggia un profilo del capo che ben si adatta alle tesi della rivista americana. Il buon capo non deve essere demagogo, non può sfuggire ai problemi cercando facili, e magari illecite, scorciatoie, non deve procrastinare. Il leader paga in prima persona e molto caro, così come accadde a Mosè che batté la roccia, anziché parlarle per farne sgorgare l'acqua. Per aver commesso questa colpa, Mosè e il fratello Aronne furono puniti con…
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Secondo Margaret Heffernan, CEO appartenente alla lista Top 100 del Silicon Alley Reporter nonché, secondo l'Hollywood Reporter, tra i primi 100 dirigenti media negli USA, i CEO di successo chiedono più aiuto ai propri pari. Nella scorsa settimana, gli impegni della Heffernan si sono succeduti in rapida sequenza. Prima un convegno sulla leadership, nel fine settimana. Poi in aula, insegnando ad un executive MBA. E diverse cene con fondatori di start up in rapida crescita. Un vortice di idee, energia e tormenti. Con un denominatore comune: l'ansia di anticipare la concorrenza. Tutti i CEO che incontra sono alla guida di imprese in tempi duri e scoprono di avere inesauribili riserve di resilienza e ottimismo. Ma qui sta il problema: usando tutta l'energia e la conoscenza che gli derivano da anni di esperienza, chi si occuperà di ricostituire questo stock? Preoccupati della formazione continua dei dipendenti, ma che ne sarà della loro? Non è una nuova sfida, ma è resa più urgente dalla rapidità dei cicli…
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Mainz. Deutschlands begehrtester Arbeitgeber ist Audi. Nach einer jahrelangen Aufholjagd steht der Ingolstädter Autokonzern sowohl bei Wirtschaftswissenschaftlern als auch bei Ingenieuren in diesem Jahr an der Spitze der Beliebtheitsskala. Für die Rankings hat das Berliner Beratungsunternehmen „Trendence“ im Rahmen des „Absolventenbarometers 2010“ rund 21 000 examensnahe Studenten der Wirtschafts- und Ingenieurwissenschaften befragt und im manager magazin die Ergebnisse veröffentlicht. Hinter Audi landen bei den Wirtschaftswissenschaftlern BMW, Lufthansa, Porsche und die Deutsche Bank; bei den Ingenieuren belegen BMW, Porsche, Siemens und Bosch die Plätze zwei bis fünf. Trotz Klimawandel und Absatzkrise dominieren also die Autohersteller, „weil sie nach wie vor für Innovation und Dynamik stehen“, wie Trendence-Geschäftsführer Holger Koch erklärt. Zu den wichtigsten Aufsteigern gehört auch Volkswagen - der Konzern konnte bei den Wirtschaftswissenschaftlern von Platz 17 auf Platz 9 aufsteigen. In der begehrten Gruppe der „High Potentials“ kürten die Betriebs- und Volkswirte die Boston Consulting Group, McKinsey, Lufthansa, Audi und Auswärtiges Amt zu den Top 5. Bei den Ingenieuren siegte Audi, gefolgt von Bosch, BMW,…
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Quentin Lowcay, 41, is a managing partner of Kensington Swan, a New Zealand law firm, and he heads their Abu Dhabi branch. Quentin specialises in procurement and technology, with a focus on linking outsourcing, procurement and supply-chain management into an organization’s overall strategy. He is a leading advocate for increasing New Zealand and Gulf State business and a regular New Zealand government presenter on doing business in the region, where he has been based for over six years. To cast some light on the world of procurement structures and to find out how a New Zealander is getting on in the UAE, ExecutiveSurf met up with Quentin for a chat. How does a New Zealander wind up in Abu Dhabi? Well, I started working in the UAE about six years ago, when DP World bought P&O; I had been the legal advisor to P&O for all their global IT projects. Over that time I saw the opportunities in the UAE and, as a firm, we…
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Roland Stoffels (43) hat den Vorsitz der Geschäftsführung bei Generali Deutschland Schadenmanagement GmbH (GDSM), dem zentralen Schadenmanager der Generali Deutschland Gruppe, übernommen. Er tritt damit die Nachfolge von Heinz Teuscher an, der in den Vorstand der Generali Versicherungen nach München berufen wurde. Stoffels ist bereits seit August 2009 Mitglied der Geschäftsführung der GDSM und hat dort sukzessive die Verantwortung für die Großschaden- und Spezialbereiche der Gesellschaft übernommen. Zuvor war er über 12 Jahre in verschiedenen leitenden Funktionen in der deutschen Versicherungswirtschaft mit Schwerpunkt Schadenmanagement tätig.
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Brigitte Ederer, derzeit Vorsitzende des Vorstands der Siemens AG Österreich und CEO des Clusters Central-Eastern-Europe, wird mit Wirkung zum 1. Juli 2010 in den Vorstand der Siemens AG berufen. Frau Ederer soll mit der Leitung des Personalressorts und der Betreuung der Region Europa betraut sowie zur Arbeitsdirektorin nach § 33 MitbestG bestellt werden.
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